IL PROGRESSIVO a cura di Fulvio Massini Sul piano prettamente fisiologico il progressivo insegna all'organismo ad usare, man mano che passano i km una maggior quantità di fibre veloci che hanno quindi la caratteristica di usare il glicogeno. In pratica, questo concetto, si traduce nell'abituare l'organismo ad utilizzare tutto il glicogeno possibile in relazione all'aumento della velocità e della durata dell'allenamento. A me piace però definire questo importantissimo mezzo di allenamento come uno dei mezzi che, insieme al medio e al lento permettono di sviluppare la resistenza specifica, ovvero quella base di adattamenti del meccanismo aerobico che si rivelerà utilissima in gara, e che potrà permettere di sopportare allenamenti più impegnativi. Il progressivo è adatto a podisti esperti, ed io lo faccio usare anche ai principianti proprio come primo sistema di adattamento ai cambi di velocità. La durata del progressivo può variare dai 6 km ai 25 km . Addirittura per preparare la maratona il progressivo viene usato per fare anche allenamenti di 30-36 km. Il progressivo viene corso in soluzione di continuità a tre diverse velocità. In genere l'allenamento viene diviso in tre parti: la prima parte viene corsa a ritmo lento, la seconda a ritmo medio e la terza a ritmo della velocità di riferimento che come sappiamo è determinabile con la velocità di deflessione del Test Conconi, dalla velocità di soglia del lattato o dalla media al km di un test sui 3 km maggiorata del 10 %. I podisti più esperti suddividono l'allenamento in tre parti uguali, facciamo un esempio: se la distanza da percorrere è di 12 km l'allenamento viene diviso in 4 km a ritmo dl lento + 4 km a ritmo del medio, + 4 km a ritmo della velocità di riferimento. Supponendo che la VR sia di 5'00" a km : i primi 4 km saranno corsi a 5'40" a km i secondi 4 km a 5'20" a km e gli ultimi 4 a 5'00" a km. Quello dell'esempio è il metodo classico, ma si possono fare delle varianti cercando di differenziare la lunghezza dei vari tratti a favore di una delle tre velocità. I principianti chiaramente inizieranno con il prolungare la parte del lento e ridurre la parte del medio ed ancor più quella alla VR . Durante la preparazione alla maratona sarà bene invece allungare la parte del medio riducendo un po' il lento e la parte alla VR. Chi non ha la possibilità di avere a disposizione percorsi segnati o segnalatori: tempo – distanza, allora potrà regolare l'andatura con la respirazione usando la crf ( corsa respirazione facile) come lento, la crli ( corsa respirazione leggermente impegnata) al posto de medio e corsa respirazione impegnata al posto della VR. Nelle periodizzazione dell'allenamento il progressivo può essere inserito anche una volta alla settimana. Ottimi risultati si ottengono alternando una settimana il medio ed una settimana il progressivo. Buon divertimento Articolo di FULVIO MASSINI SITO WEB |